Fondamentale monitorare tutti i settori per intercettare e applicare strategie comuni.
Sviluppo di competenze specifiche e aumento del budget saranno le strategie prioritarie per affrontare le sfide future del digital marketing, soprattutto in un periodo post pandemico caratterizzato da una stabilizzazione degli acquisti on line dopo il boom degli ultimi due anni. Se ne è discusso durante l’evento di Netcomm – il Consorzio del commercio digitale italiano – dal titolo “Meno budget e più risultati, il digital marketing nell’era dell’incertezza”, incentrato sullo scenario e sulle sfide del digital marketing per l’e-commerce e il new retail in Italia.
Addio cookie. E poi?
Quello delle vendite on line è un comparto che tenta da un lato di fronteggiare il progressivo abbandono dell’uso dei cookie, utili alla profilazione del cliente, e dall’altro di farsi spazio nell’aumentata attenzione per la privacy. «È ormai evidente che l’abbandono dei cookie non determini una rinuncia alla profilazione del consumatore e alla personalizzazione del marketing digitale, a patto di adottare una strategia omnicanale e trovare nuove strade per entrare in contatto e instaurare rapporti diretti con i clienti», ha dichiarato Roberto Liscia, presidente di Netcomm, in apertura dei lavori. I numeri parlano chiaro. Nel 2022, secondo l’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, l’Internet advertising ha raggiunto un valore di oltre 4,4 miliardi di euro. L’e-commerce, dunque, impone nuove sfide e nuovi approcci, perché è cresciuto in maniera esponenziale e si è imposto come strumento di acquisto anche nel settore Health & Pharma. Proprio per raccogliere le sfide del futuro, non solo le grandi aziende ma anche le medie, piccole e microimprese dovranno piegarsi sempre di più alle dure leggi del marketing, che costituisce oggi un sistema complesso con al centro un consumatore sempre più attento, come mostra il profilo emerso dai lavori del Netcomm Focus digital marketing: più consapevole, esigente, multicanale. Insomma, sempre più vicino alla generazione dei cosiddetti “nativi digitali”.
Strategie comuni
Il Focus è stato anche l’occasione per raccogliere i punti di vista dei principali attori che si muovono nel digital marketing. Live streaming commerce, social commerce e nuovi spazi virtuali al centro delle future strategie di grandi aziende e Pmi in tutti i comparti: dal turismo alla Grande distribuzione, dall’abbigliamento di lusso al settore calzature, al retailer multimediale di shopping e intrattenimento.
Per il settore del turismo, per esempio, pesantemente colpito dalla pandemia, prima ancora di soluzioni servono strategie per reinventarlo: Big Data e analisi che forniscano in tempo reale le informazioni su mercati e comportamenti. Francesca Benati, Senior Vice President Travel Seller Europe & Managing Director Italy Amadeus, ha sottolineato come la competitività futura si giocherà sulla capacità di prevedere la domanda e personalizzare l’offerta. Contributo alla discussione in tema di e-commerce e nuove strategie è stato l’intervento di Marco Di Filippo, fondatore di AmicaFarmacia, assorbita nel giugno 2021 da Farmaè, uno tra i principali e-retailer italiani di prodotti per la salute e il benessere. Raccontando l’evoluzione del progetto familiare, che oggi arriva a toccare i 27 milioni di ricavi, Di Filippo ha sottolineato nel corso del Forum come il driver principale di ogni acquisto on line sia la fiducia. «Riteniamo così strategico il digital marketing che abbiamo internalizzato tutti i processi di comunicazione, monitorando costantemente anche gli altri settori (food, wine, fashion ecc.) per applicare le stesse strategie trasversali anche nel nostro».
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